pelvi femminile
Risonanza Magnetica (RM)

Pelvi Femminile

pelvi femminile

La risonanza magnetica dell’addome inferiore e dello scavo pelvico (pelvi femminile) rappresenta un esame fondamentale per l’analisi delle strutture nella parte bassa dell’addome e nella regione pelvica. 

L’RM addome inferiore e scavo pelvico

La risonanza magnetica dell’addome inferiore e dello scavo pelvico è un esame non invasivo che impiega un campo magnetico e onde radio per produrre immagini dettagliate delle aree interne del corpo.

Questo esame specifico si concentra sulla parte bassa dell’addome e sulla regione pelvica, permettendo di visualizzare con precisione organi come:

  • l’intestino;
  • la vescica;
  • gli organi riproduttivi;
  • le strutture circostanti.

Scavo pelvico

Pelvi Femminile: Lo scavo pelvico

Lo scavo pelvico è una regione anatomica specifica situata nella parte più bassa dell’addome, al di sotto del peritoneo, l’area che contiene gli organi pelvici. In questa zona si trovano importanti strutture sia negli uomini che nelle donne.

Nelle donne, include organi come:

  • l’utero, le ovaie;
  • le tube di Falloppio;
  • la parte superiore della vagina.

Negli uomini comprende:

  • la prostata;
  • le vescicole seminali;
  • la parte superiore dell’uretra.

Quest’area è anche il sito di numerosi importanti vasi sanguigni, nervi e tessuti connettivi, che supportano e regolano il funzionamento di questi organi.

Le indicazioni all’RM addome inferiore e scavo pelvico

L’RM addome inferiore e scavo pelvico è particolarmente utile per indagare su una vasta gamma di condizioni mediche, tra cui:

  • disturbi intestinali;
  • problemi ginecologici;
  • tumori;
  • infiammazioni;
  • cisti.

A differenza di altre tecniche di imaging, la RM non utilizza radiazioni ionizzanti, rendendola una scelta sicura e preferibile per esami ripetuti nei pazienti senza pacemaker o protesi.

Cosa si vede con una RM addome inferiore e scavo pelvico

Attraverso la RM dell’addome inferiore e dello scavo pelvico, dunque, si ottengono immagini ad alta definizione che permettono di esaminare accuratamente:

  • gli organi digestivi inferiori, come la parte finale dell’intestino tenue e l’intestino crasso;
  • la vescica e i sistemi urogenitali, per individuare anomalie come tumori, calcoli o malformazioni;
  • nelle donne, l’utero, le ovaie e le tube di Falloppio, per valutare condizioni come fibromi, cisti ovariche o endometriosi;
  • negli uomini, la prostata e le vescicole seminali, per la diagnosi di patologie prostatiche o altre anomalie;
  • vasi sanguigni, linfonodi e tessuti molli nell’area pelvica, per identificare problemi vascolari o linfatici.

La preparazione all’RM addome inferiore e scavo pelvico

Preparazione all'esame Pelvi Femminile

Spesso è richiesto di non mangiare o bere per un certo periodo prima dell’esame (in genere per alcune ore) per ridurre il movimento intestinale e migliorare la qualità delle immagini.

I pazienti potrebbero anche dover evitare di assumere alcuni farmaci o integratori prima dell’esame, a seconda delle indicazioni del medico.

È fondamentale informare il personale medico su eventuali impianti metallici, come protesi articolari o pacemaker, in quanto sono controindicazioni all’esecuzione.

Inoltre, si consiglia di indossare abbigliamento comodo e di rimuovere eventuali oggetti metallici, come gioielli, prima dell’esame.

L’esito della risonanza magnetica pelvica

L’esito di una risonanza magnetica pelvica è generalmente disponibile entro pochi giorni dall’esame, a seconda del centro diagnostico e del radiologo incaricato dell’analisi delle immagini.

Una volta ottenuto l’esito dell’esame, i pazienti possono consultare il proprio medico, che esaminerà il referto e discuterà i risultati e le eventuali implicazioni per la diagnosi o il trattamento.

Come capire il referto di una risonanza magnetica

Il referto di una risonanza magnetica può contenere varie informazioni, tra cui:

  • dati tecnici, come il tipo di risonanza effettuata e i parametri specifici utilizzati;
  • descrizione delle aree esaminate, dettagliando le regioni del corpo sottoposte a imaging;
  • analisi dettagliata delle strutture osservate, con descrizioni delle condizioni di organi, tessuti, ossa e articolazioni;
  • segnalazione di eventuali anomalie rilevate, come lesioni, infiammazioni, tumori o altre irregolarità;
  • confronto con studi precedenti, se disponibili, per monitorare cambiamenti nel tempo;
  • valutazione della qualità delle immagini e di eventuali limitazioni o artefatti che potrebbero aver influenzato l’esame;
  • raccomandazioni per ulteriori test o studi di follow-up, se le osservazioni lo richiedono;
  • firma e qualifiche del radiologo che ha interpretato le immagini.
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Prof.ssa Evis Sala
Prof.ssa Evis Sala
Evis Sala, medico e chirurgo, è Direttrice del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia, dell'Unità Operativa Complessa di Radiologia Addomino Pelvica e del Centro Avanzato di Radiodiagnostica (Advanced Radiology Center – ARC)

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