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Tomografia Computerizzata (TC)

Urotac

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L’uroTAC è un esame radiologico specifico per il sistema urinario, utile per visualizzare in maniera approfondita reni, ureteri e vescica.

L’urotac?

Urotac

L’Urotac, o TAC urografica, è una versione specializzata della tomografia computerizzata tradizionale, focalizzata sul sistema urinario.

Questa procedura, spesso indicata anche come TAC renale, è particolarmente utile per esaminare in dettaglio:

  • reni;
  • ureteri;
  • vescica.

Durante l’urotac, possono essere utilizzati mezzi di contrasto per migliorare la visibilità delle strutture urinarie, offrendo immagini di alta qualità che aiutano nella diagnosi precisa di condizioni che influenzano i reni e le vie urinarie.

Cosa si vede con l’urotac?

Con l’urotac si possono visualizzare in maniera approfondita diversi organi, come:

  • i reni, individuando calcoli, cisti, masse o anomalie nella struttura renale;
  • gli ureteri, per rilevare eventuali ostruzioni, calcoli o anomalie congenite;
  • la vescica, così da mostrare tumori, calcoli, infiammazioni o altre patologie;
  • la prostata nell’uomo e l’utero e le ovaie nella donna, per valutare possibili patologie che possono influenzare il sistema urinario;

Inoltre, l’urotac permette di esaminare i vasi sanguigni che irrorano i reni, per individuare eventuali aneurismi o altre anomalie vascolari.

Le indicazioni all’esame

Indicazioni per l'Urotac

L’Urotc è particolarmente indicata per la rilevazione di calcoli renali, in quanto permette di determinare la loro dimensione, posizione e possibile impatto sul flusso urinario.

Viene inoltre utilizzato per identificare:

  • anomalie strutturali;
  • ostruzioni negli ureteri;
  • patologie della vescica;
  • problemi alla base di una sospetta ematuria (presenza di sangue nelle urine).

L’uro-tc è anche preziosa per la valutazione di masse renali o altri tumori nel sistema urinario, offrendo informazioni dettagliate che aiutano nella pianificazione dei trattamenti.

In alcuni casi, può essere utilizzato per monitorare l’evoluzione di patologie renali note o per valutare la risposta a trattamenti specifici.

Come si svolge l’esame urotac?

Nella realizzazione dell’uroTAC, il paziente è accomodato sull’apparecchiatura di tomografia.

Se l’esame prevede l’utilizzo di mezzo di contrasto, viene somministrato endovena per aumentare la visibilità di reni, ureteri e vescica.

Le fasi della Urotac includono:

  • una scansione preliminare;
  • l’iniezione del contrasto (se necessario);
  • la raccolta delle immagini successive all’iniezione.

In alcuni momento, al paziente può essere richiesto di trattenere il respiro, al fine di migliorare l’acquisizione delle immagini.

Questo protocollo è particolarmente efficace per identificare calcoli, tumori e anomalie strutturali.

Quando l’esame si svolge senza contrasto, il protocollo è simile, ma esclude l’uso della sostanza contrastante: questa metodica è preferita in caso di allergie o condizioni specifiche del paziente.

La durata

Durata dell Urotac

La durata di un esame urotac varia a seconda di diversi fattori, ma in genere si aggira intorno ai 15-30 minuti.

Questo tempo può estendersi leggermente se l’esame include l’uso di mezzo di contrasto, poiché si richiede tempo aggiuntivo per la somministrazione del contrasto.

La durata può anche variare in base alla specificità delle immagini richieste dal medico.

La preparazione per l’urotc

Per la preparazione all’uroTAC, è essenziale astenersi dal consumo di cibi solidi per circa 6 ore prima dell’esame, ma è permesso bere liquidi chiari come acqua.

In caso di esame con mezzo di contrasto, potrebbe essere necessario assumere una soluzione contrastante per via orale prima dell’appuntamento.

È importante comunicare qualsiasi allergia, soprattutto a iodio o a precedenti mezzi di contrasto, e discutere di eventuali condizioni mediche, come disturbi renali.

Prima dell’esame, si consiglia di togliere qualsiasi accessorio metallico per evitare interferenze con l’immagine TAC.

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Prof.ssa Evis Sala
Prof.ssa Evis Sala
Evis Sala, medico e chirurgo, è Direttrice del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia, dell'Unità Operativa Complessa di Radiologia Addomino Pelvica e del Centro Avanzato di Radiodiagnostica (Advanced Radiology Center – ARC)

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